Essere genitori è un mestiere difficile. Difficile innanzitutto perché nessuno lo insegna, tutti e dico tutti i genitori, imparano dall’esperienza, spesso sbagliando in buona fede. Essere genitori significa anche confrontarsi con mille dubbi, timori e paure riguardo all’educazione e alla crescita dei nostri figli. D’altro canto essere figli adolescenti non è una cosa semplice. Tutti ci siamo passati, alcuni di noi nemmeno se la ricordano più l’adolescenza, altri invece ce l’hanno ancora ben impressa, come se fosse finita ieri. Nonostante tutto, i nostri figli adolescenti li troviamo scontrosi il più delle volte, non usano noi genitori come dei confidenti, anzi, a volte abbiamo l’impressione che il gruppo dei pari sia il vero e unico punto di riferimento per loro, quasi che li conoscano meglio di noi, della loro mamma e del loro papà.

ESSERE ADOLESCENTE:
L’adolescenza nella vita di una persona è un periodo a metà tra l’essere definito magico e l’essere definito catastrofico. Un giorno i nostri figli adolescenti sono al settimo cielo, solari e carini nei nostri confronti, il giorno dopo urlano, tengono il broncio e non si sa per quale motivo, perché a noi genitori spesso non dicono mai niente. Ma finché non ci sono altri segnali, questi comportamenti sono del tutto normali: gli adolescenti vivono tutto al massimo amplificando le cose, sentimenti, relazioni con i compagni, le prime cotte, successi e insuccessi scolastici e nello sport. Tutto per loro è una novità e devono cercare di trovare un equilibrio tra il loro corpo che assomiglia sempre di più a quello di un adulto e la loro testa, ancora spesso legata al mondo dell’infanzia.

DISAGIO GIOVANILE: COME CAPIRE INVECE SE C’E’ QUALCOSA CHE NON VA?
Noi genitori dobbiamo essere pazienti e soprattutto osservatori. Ogni giorno dobbiamo osservare i comportamenti e i movimenti dei nostri figli e le loro reazioni, senza stare troppo con il fiato sul collo. Se ci comporteremo così riusciremo a capire e a trovare degli indizi se c’è qualcosa che non va come dovrebbe. Una mamma e un papà se lo sentono dentro quando qualcosa non sta seguendo il giusto corso: frequentazioni sbagliate, cattive compagnie, consumo di droghe leggere e/o pesanti, consumo eccessivo di alcol, assenze da scuola, furti,.. Tutti questi elementi possono destabilizzare e portare sulla strada sbagliata i nostri figli che in un momento già così delicato come l’adolescenza deve essere subito interrotto affinché l’adolescente non lo utilizzi come rifugio e la situazione sfugga di mano e diventi più seria. Quindi quali sono nel dettaglio i comportamenti che fanno capire ai genitori quando esiste un problema? Innanzitutto l’adolescente mette in atto atteggiamenti sospetti, dando risposte spesso vaghe e sfuggenti alle nostre domande, anche il cambiamento delle normali abitudini associato a assenze ingiustificate e scarsi risultati scolastici devono mettere in allarme i genitori. La richiesta di soldi continua, la sparizione di oggetti di valore (oppure semplici oggetti) e il ritrovamento di sostanze sospette devono far agire i genitori in un tempo immediato.

IN CHE COSA L’ADOLESCENTE SI VA A RIFUGIARE, LE INDAGINI SULLE FREQUENTAZIONI GIOVANILI:
Spesso, anche se ogni adolescente reagisce in maniera differente a degli eventi avversi o dei periodi transitori un po’ più critici nella sua vita (come ad esempio la separazione dei genitori oppure una bocciatura o cambio di scuola), gli adolescenti si vanno a rifugiare sempre nelle stesse cose. Queste sono: ludopatia, cleptomania, consumo eccessivo di alcolici, consumo di droghe pesanti e/o leggere.
Tutti questi aspetti sono gravi in egual misura, qualora non si intervenga tempestivamente, perché alla lunga possono trasformarsi in patologie più serie.
Ad esempio alcune indagini sulle frequentazioni giovanili stimano che in Italia il 39% degli adolescenti con un’età compresa tra i 15 e i 19 anni gioca d’azzardo, un dato abbastanza alto per il fatto che si corrono rischi non solo per la psiche ma anche fisici dati dalla continua postura (colonna vertebrale, cervicale, stress).
Per quanto riguarda la cleptomania, questa colpisce solitamente più le ragazzine nel periodo in cui fanno il passaggio dalla scuola elementare alle medie. Il motivo è spesso banale alla vista di noi adulti: le ragazzine più piccole vogliono uniformarsi con il gruppo, rubando spesso trucchi, piccoli gioielli e accessori che le facciano sentire alla pari con le ragazzine più grandi. Spesso questo disturbo è in associazione con l’inizio di frequentazioni sbagliate e cattive compagnie.
I dati riguardanti il consumo eccessivo di alcolici sono davvero allarmanti: innanzitutto sono in aumento, soprattutto negli adolescenti più piccoli, già alle medie si fa la prima esperienza con l’alcol. Se si vuole avere un numero: circa 14 milioni di adolescenti dagli 11 anni in su consumano giornalmente bevande alcoliche. L’alcol può avere effetti negativi sulla crescita e su molti organi e tessuti ( ad esempio fegato, cervello,..).
Per non parlare poi del consumo di droghe leggere e/o pesanti che ormai sono davvero alla portata di tutti. Queste sono utilizzate molto spesso dai giovani come rifugio per scappare da una situazione a loro scomoda: separazione, insuccessi scolastici, crisi sentimentali. Si dice che l’Italia è seconda in Europa per consumo di cannabis tra i giovani, ovvero 1 su 5 ne fa uso, spesso non sapendo nemmeno quali effetti e danni collaterali porta. Sta ai genitori soprattutto e alla scuola cercare di seguire sempre gli adolescenti: i genitori, anche se separati, dovrebbero trovare momenti per stare con il proprio figlio rassicurandolo sul fatto che i problemi che lui/lei vede enormi in realtà sono problemi che tutti gli adolescenti hanno dovuto affrontare e la scuola dovrebbe incrementare le giornate di approfondimento con esperti di droghe e alcol, in modo tale che gli adolescenti si rendano conto del pericolo che corrono ad utilizzarle.

SE I GENITORI HANNO L’IDEA CHE LA SITUAZIONE STIA SFUGGENDO DI MANO E’ BENE RIVOLGERSI AD UN INVESTIGATORE PRIVATO:
Spesso i genitori si sentono soli, e impotenti. Risulta davvero frustrante per un genitore vedere il proprio figlio che sta frequentando cattive compagnie o si circonda di cattive abitudini e non si riesce a fare niente. In questo caso è bene per i genitori affidarsi a degli esperti, affinché la situazione non degeneri. Proprio per questo motivo sono davvero utili gli investigatori privati che lavorando con moderne tecnologie non invasive, mettono a disposizione le loro competenze per controllare le frequentazioni giovanili. Il ruolo dell’investigatore privato è davvero fondamentale perché riesce a rendersi conto di quanto la situazione sia grave scoprendo la verità e quindi facendo partire degli interventi atti ad aiutare i figli e in generale la famiglia. Ad esempio l’agenzia investigativa Luciano Ponzi opera nella più accurata riservatezza, con oltre 50 anni d’esperienza riesce a gestire le situazioni più delicate utilizzando tecniche non invasive per il controllo e la localizzazione della persona.

COME DEVE FARE IL GENITORE PER FAR PARTIRE UN’INVESTIGAZIONE SUL MINORE?
La procedura è molto semplice e il genitore non si deve sentire assolutamente in soggezione. E’ sufficiente contattare l’agenzia investigativa senza impegno poiché essi si rendono disponibili per una consulenza gratuita e una volta sentito il vostro caso sapranno orientarvi verso il servizio investigativo da utilizzare per risolvere il problema. Al termine delle indagini verrà consegnato un fascicolo con una relazione completa di foto. E’ bene mettere l’accento sul fatto che gli investigatori privati operano nel miglior modo possibile al fine di aiutare l’adolescente e quindi tutta la famiglia, con l’ausilio di mezzi non a disposizione di un normale cittadino avvalendosi solo dei migliori professionisti.

In conclusione, questa guida è un aiuto che si vuole dare ai genitori di figli adolescenti che si sentono frustrati e confusi sul fatto che il loro figlio stia prendendo una direzione sbagliata. Esistono adolescenti che per un divorzio dei genitori si rifugiano nell’alcol e nelle droghe, altri che magari per attirare l’attenzione su di loro, poiché i genitori spesso stanno fuori di casa per lavoro, iniziano a frequentare cattive compagnie e a giocare d’azzardo. L’investigatore privato è la scelta migliore affinché la situazione non degeneri e non diventi ancora più seria trasformandosi in patologia. I genitori hanno il diritto di essere aiutati e le investigazioni sui minori si occupano proprio di sconfiggere il disagio giovanile tutelando i minori e la famiglia.

 

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