Il reddito di cittadinanza rappresenta un aiuto economico per tutte quelle famiglie che si trovano ad affrontare delle situazioni economiche non semplici: ma cosa succede quando vi è un divorzio con tanto di assegno di mantenimento?
Ecco tutto quello che bisogna conoscere in merito a tale situazione ed il ruolo dell’investigatore privato in questo ambito.
Tutti dovreste sapere in cosa consiste l’assegno del reddito di cittadinanza: questo viene assegnato a quelle persone che non hanno un’occupazione lavorativa e che devono far fronte a delle spese. Questo sussidio permette, a quelle persone il cui reddito ISEE è molto basso, di avere la sicurezza economica mensile utile per far fronte ai propri bisogni primari, ovvero fare la spesa oppure pagare le bollette. L’assegno di mantenimento è invece il provvedimento attribuito dal giudice nei confronti dei coniugi nei casi di divorzio: quello economicamente “forte” è obbligato a sostenere quello che, invece, non riesce a sostenere le suddette spese. La somma di denaro tende ad essere variabile secondo la situazione lavorativa del coniuge con maggiore disponibilità economica e in quella nella quale si trova la parte che deve essere mantenuta, specialmente se vi sono anche dei figli. Pertanto occorre sottolineare come l’assegno di mantenimento, risulta nella maggior parte dei casi obbligatorio, seppur questo sia frutto di un attento calcolo.
Ora, visto che l’assegno di mantenimento deve essere versato da parte del coniuge economicamente stabile nei confronti di quello che, invece, non riesce a fronteggiare determinate spese, è importante capire effettivamente quanto incida il reddito di cittadinanza in tali casi. Ebbene questo sussidio rappresenta un elemento che necessita di essere analizzato con estrema attenzione: grazie al reddito di cittadinanza, infatti, anche il coniuge economicamente in difficoltà potrebbe uscire da questa categoria.
Teoricamente in questo caso non si avrebbe bisogno dell’assegno di mantenimento ma occorre prestare la massima attenzione a un dettaglio fondamentale: non è detto che il reddito di cittadinanza offra quella stabilità economica necessaria al coniuge debole per far fronte alle spese necessarie per condurre uno stile di vita dignitoso.
Questo significa sostanzialmente che il coniuge forte economicamente si troverebbe comunque costretto a dover effettuare il versamento della somma di denaro alla persona in difficoltà.
Ovviamente è bene sottolineare come, in questo caso, la somma di denaro sarà totalmente differente rispetto a quella inizialmente stabilita dal giudice. Questo puo’ avvenire perché principalmente l’altra parte è maggiormente stabile grazie al reddito di cittadinanza e secondariamente, l’assegno di mantenimento, secondo la legge, può essere comunque soggetto a diverse verifiche nel corso della sua esistenza.
Di conseguenza è bene mettere in chiaro il fatto che il reddito di cittadinanza assume un grosso peso nel calcolo dell’assegno di mantenimento mensile, viene infatti ridotto fino al raggiungimento della somma di denaro complessiva per garantire al coniuge in difficoltà economica uno stile di vita ottimale.
Spesso il coniuge che appare in difficoltà economica adotta degli “escamotage” per non vedersi ridotto l’assegno di mantenimento inizialmente stabilito dal giudice.Ebbene rivolgersi all’investigatore privato, in particolar modo a Luciano Ponzi Investigazioni, in relazione alle investigazioni per il calcolo dell’assegno di mantenimento https://www.lucianoponzi.it/assegno-mantenimento/, consente di scoprire realmente quale sia il tenore di vita della persona definita come parte debole anche dopo l’ottenimento del
reddito di cittadinanza.
Le diverse indagini permettono inoltre di scoprire se quel coniuge ha avviato un’altra relazione e quindi si trova in una condizione economica stabile, spesso infatti, in queste situazioni, la persona che riceve l’assegno
di mantenimento cerca di nascondere la relazione con altre persone per non avere problematiche di riduzione del mantenimento economico.
Grazie ai diversi report e alle indagini, svolte scrupolosamente seguendo tutte le varie direttive imposte dalla legge, è possibile ottenere un nuovo calcolo dell’assegno di mantenimento ed evitare che un coniuge possa adottare particolari strategie che tendono ad essere tutt’altro che ottimali e corrette nei confronti dei coniugi che devono versare tale somma di denaro.