Gli italiani, un popolo che tradisce

Uno degli aspetti che maggiormente può turbare la vita di coppia è quello relativo all’infedeltà del proprio partner. L’infedeltà coniugale è una paura con cui moltissime mogli e mariti devono fare conto. Infatti si stima che circa il 45% degli Italiani abbia tradito il proprio partner almeno una volta. Un numero decisamente alto che porta il nostro Paese in vetta alla classifica europea riguardo le nazioni con più tradimenti (sondaggio Ifop). Nel momento in cui si scopre che è avvenuto un tradimento coniugale, la persona tradita si sente molto vulnerabile ma soprattutto arrabbiata. La cosa più importante da fare è reagire con calma e lucidità, cercando di ottenere delle prove certe.

Quali sono i segnali che portano a capire che è avvenuto un tradimento coniugale?

I segnali del tradimento sono molteplici e sicuramente molto diversi. Infatti, come spiega l’investigatore privato Luciano Ponzi, non esiste un profilo unico del traditore, sia esso marito o moglie, ma ci sono varie tipologie. Per prima cosa, si può avere a che fare con gli infedeli a tutto tondo, ovvero coloro che non si accontentano di stare in una relazione di coppia ufficiale ma necessitano di un’amante, questa può essere occasionale e sempre diversa oppure sempre la stessa che spesso è al corrente della situazione ma non pretende di diventare la partner fissa. In aggiunta, ci sono quelli che portano avanti due storie in parallelo e in questo caso la situazione si fa più complicata poiché in un certo senso credono in entrambe le relazioni. Per ultimo ci sono i traditori occasionali, che risultano più difficili da scoprire, e generalmente tradiscono solo nel caso in cui gli viene presentata la situazione “su un piatto d’argento”. La cosa che colpisce è che tradiscono in egual maniera sia donne che uomini e si comportano in maniera del tutto equivalente, nel senso che gli indizi che portano il partner a capire che il rapporto di coppia non sta più funzionando, sono gli stessi per entrambi i sessi. Ad esempio, un improvviso cambio delle abitudini quotidiane, unite al bisogno di giustificazione nell’essere presente molto di più sul lavoro può e deve insospettire. Oltre a ciò, viene curato maggiormente il proprio look, anche con cambiamenti nel proprio stile personale e nell’aspetto fisico. Iscrizione in palestra, inizio di diete o un modo totalmente nuovo di vestire, sono dei principali elementi sospetti. Un particolare importante può essere dato dal telefono che non viene mai lasciato sul tavolo o sul comodino ma lo si porta sempre appresso. Nel giro di poco tempo risulta inaccessibile al proprio partner e spesso è messo in modalità silenziosa. Anche i numerosi squilli al telefono o la scusa utilizzata riguardo a persone che hanno sbagliato numero può far insospettire. In aggiunta, le varie spese ingiustificate possono essere dei segnali per il tradimento.

Come è meglio agire e che cosa invece non bisogna fare

Una volta che è stato scoperto il tradimento, servono delle prove certe, da utilizzare poi con un legale per un eventuale giudizio. Per prima cosa è bene mantenere la calma e non farsi sopraffare dalle emozioni. Il tradimento della propria moglie o accorgersi che è stato l’uomo a tradire non è mai un fatto piacevole. Sempre più spesso ci sono persone che provano a controllare da soli il proprio partner, attraverso strumenti tecnologici come localizzatori gps, registratori audio o telefoni sotto controllo. L’investigatore privato Luciano Ponzi, spiega che tutto ciò può finire per ripercuotersi contro perché la legge sulla privacy non lo permette e soprattutto si ottengono delle prove che non possono essere utilizzate, oltre al fatto che si rischia di farsi scoprire e notare. In particolare, l’articolo 615 Bis del Codice Penale afferma che si rischiano fino a 4 anni di condanna penale per chi viola la privacy altrui. Tuttavia moltissimi partner riescono ad ottenere delle prove illecite utilizzando strumenti acquistati presso spy-shop, ma tutti questi dati non possono essere utilizzati, perciò si consiglia vivamente di non acquistare strumenti e tecnologie che puntano a violare la privacy del partner. Pertanto, se si hanno sospetti riguardo all’infedeltà del proprio marito o se si è certi che la moglie tradisca il marito, la miglior cosa da fare è rivolgersi agli esperti del settore che svolgeranno le opportune investigazioni coniugali. In aggiunta, si ricorda che tra le cose da non fare, oltre a improvvisarsi detective, è coinvolgere parenti e amici finché non si hanno delle prove certe e sicure. Infatti, nel caso si giunga poi alla separazione si potrebbe passare dalla parte del torto a causa delle attività illecite nei confronti della violazione della privacy. La cosa migliore da fare è non cambiare il proprio atteggiamento e piuttosto, osservare meglio il partner e prendersi nota degli impegni e appuntamenti che dichiara di avere.

L’importanza di rivolgersi ai professionisti: investigatori privati riconosciuti

Nel caso di infedeltà coniugale e tradimento la cosa migliore da fare è rivolgersi ad un investigatore privato. Luciano Ponzi Investigazioni, opera dal 1958 e di esperienza in questo settore ne ha accumulata parecchia. L’aspetto principale nel farsi supportare e dirigere dagli investigatori privati è sicuramente quello di raccogliere in poco tempo tutte le prove di cui si puo’ avere bisogno nel caso in cui si proceda alla separazione o nel caso in cui ci siano dei figli nella coppia. Luciano Ponzi Investigazioni opera con massima riservatezza e professionalità, utilizzando strumenti di alta tecnologia del tutto legali, raccogliendo prove che hanno valore in sede di giudizio. Tutto il materiale che viene fornito al cliente dagli investigatori e la relazione finale, sono utili per poter ottenere un assegno di mantenimento, un adeguamento o l’estinzione dello stesso, l’affidamento legale dei figli (nei casi limite) e prove per il divorzio. Infine, è sempre bene ricordare che la tutela della privacy, unita alla riservatezza e alla professionalità, sono le armi vincenti con cui operano gli investigatori di Luciano Ponzi Investigazioni.

Come gli investigatori privati aiutano il cliente?

Il fine degli investigatori privati è tutelare la persona tradita, cercando di metterla a proprio agio e ascoltando le sue richieste. Si collabora insieme per cercare la soluzione investigativa più rapida e che meglio si adatta alle esigenze del cliente https://www.lucianoponzi.it/infedelta-coniugale/. In questo modo il coniuge è tutelato a livello legale e nello stesso tempo riesce a portare delle prove valide. Al termine delle indagini il cliente riceverà una relazione su carta intestata di Luciano Ponzi Investigazioni valevole in sede di giudizio, al cui interno saranno inserite le evidenze acquisite durante l’investigazione, le quali comprendono i report giornalieri ed il relativo materiale fotografico. Precedentemente all’avvio delle indagini, l’investigatore privato Luciano Ponzi, effettua ricerche OSINT (Open Source Intelligence) attraverso le quali il team di esperti dell’agenzia investigativa è in grado di recuperare informazioni presenti da fonti Open Source (Es. Google, Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin, etc.) in quanto di dominio pubblico.

Conclusioni: cosa fare in caso di tradimento

Per terminare, per tutti coloro che devono fare i conti con un marito infedele o con una moglie che tradisce il marito, la migliore cosa da fare è rivolgersi a degli investigatori privati. Si deve sempre cercare di non cambiare il proprio comportamento e non interrogare costantemente il partner che inizierà a chiudersi in se stesso. Affidarsi a dei professionisti permette di raccogliere tutte le prove di cui si ha bisogno senza incappare in problemi legali. Inoltre, essi riescono a dare supporto e aiuto, ascoltando tutte le eventuali preoccupazioni. Luciano Ponzi Investigazioni offre la possibilità di prenotare una consulenza gratuita al fine di capire meglio di quale servizio investigativo si necessita.

 

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