Le percentuali sui consumi di droga e alcol tra i giovani sono spaventose

In questo periodo uno degli argomenti più discussi è l’utilizzo di droga, o di alcol, molto diffuso tra i giovani. Vi sono molti casi di morti a causa di ciò in Italia, nonostante non sia tra i paesi con un maggior consumo di tali sostanze.

I decessi per intossicazione hanno subito un’impennata tra gli anni ottanta e gli anni novanta, diminuendo sempre di più fino ad arrivare al 2013. Nel 2012 gli incidenti stradali legati al consumo di alcol e droga raggiungono il valore di 6.301, tra i quali: l’86,4% per alcol e il 13,6% per droga. Considerando i dati del 2013,come è possibile leggere su ‘Strade’, per il 45% di queste morti non è stato possibile identificare il tipo di sostanza assunta dalla vittima. L’eroina è la causa del 42% dei defunti, la cocaina dell’8,4, il metadone del 3,8 e il rimanente 0,8% è correlato all’utilizzo di altre droghe.

Nonostante ciò nel 2015, in Italia, vi è stata l’emergenza ecstasy, causata da alcuni episodi di decessi tra i giovanissimi. Uno dei casi di rilievo è avvenuto a Rimini, il ragazzo si chiama Matteo Severi, studente di 17 anni morto per un mix di ecstasy e alcol. Molto probabilmente la droga è stata acquistata a Rimini, da un pusher del posto, ed il ragazzo dopo una nottata in riviera si è sentito male alle 6 del mattino, così gli amici prontamente hanno contattato il 118. Purtroppo il ragazzo era in stato comatoso già durante il trasferimento in ospedale ed è deceduto alle ore 17.15.

La storia di questo giovane non è un caso isolato, spesso i genitori non sono a conoscenza delle abitudini dei propri figli e, per prevenire la maggior parte di queste disgrazie, è sempre consigliato tenersi ben informati sulle mode del momento. Per delle indagini più accurate è sempre meglio rivolgersi a personale esperto nel settore.
Un altro avvenimento molto noto è quello avvenuto al Cocoricò, a Riccione, dove, il 19 Luglio 2015, un 16enne è morto a causa di un’overdose di ecstasy. E’ stata imposta la chiusura del locale dal questore di Rimini M.I. per una durata di quattro mesi.

Il parere dell’investigatore privato

Vi sembra corretto imporre la chiusura di un locale che dava lavoro a molte persone, che probabilmente non verrà più riaperto a causa delle ingenti perdite di denaro, invece che prevenire l’utilizzo di sostanze stupefacenti tra i giovani aumentando i controlli al di fuori delle discoteche? Il gestore di un locale o i buttafuori hanno il potere di perquisire i giovani? La risposta è: no. Quindi chi si deve occupare di questi controlli? A voi l’ardua sentenza.

Fonti:
IlPost.it – 13/08/2015
Leggo.it – 08/2013
linkiesta.it – 07/08/2015

 

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