Dopo l’isolamento forzato è considerevole l’aumento di richieste per dimostrare il tradimento del partner. Il Coronavirus ha cambiato, sta cambiando e cambierà inevitabilmente le nostre vite e le nostre abitudini. Dall’aumento esponenziale di ore passate sui principali social network (Facebook, Instagram, Twitter e TikTok) al boom di registrazioni sui principali portali di tradimento online e di incontri.

Il periodo appena trascorso (ovvero quello dell’isolamento forzato) ha generato un fenomeno che gli inglesi chiamano “cabin fever” letteralmente tradotto “febbre di cabina”, in sostanza si manifestano i sintomi della claustrofobia, alterando inevitabilmente i nostri comportanti canonici. Rimanere in casa per molto tempo con il proprio partner e/o con i propri figli può avere generato un aumento esponenziale di screzi, discussioni e litigi, probabilmente facendo riaffiorare vecchi malumori o problemi pregressi che nessuno dei due coniugi aveva avuto il coraggio di affrontare.

Per questo motivo molte persone hanno avvertito il bisogno di “evadere” ed in molti si sono registrati a siti di chat ed incontri, spesso questi sono i primi passi che portano il partner a diventare infedele e adesso che il lockdown sembra esser acqua passata, il coniuge infedele potrebbe avvertire il bisogno di conoscere realmente l’uomo o la donna di cui si è infatuato virtualmente. Questi comportamenti chiaramente si sono manifestati maggiormente nelle città più colpite dal coronavirus (Bergamo – Brescia – Milano in primis), infatti la nostra agenzia investigativa a partire dal 4 maggio ha ricevuto un notevole aumento di telefonate ed email da parte di presunti coniugi traditi, i quali ci riportavano sempre gli stessi sospetti:

  • mio marito si nasconde in bagno per usare il telefono
  • mia moglie ha cambiato la password del proprio smartphone
  • il mio compagno passa le sue giornate sui social network

Quali sono gli step che portano all’infedeltà coniugale?

In questo periodo i primi indizi sono inevitabilmente più legati all’aumento esponenziale di ore dedicate su pc, smartphone o tablet, ma è difficile che il tradimento si configuri e rimanga puramente virtuale. Inevitabilmente si avvertirà la necessità di un contatto fisico, e se prima del Coronavirus il passaggio tra un amore platonico (o da tastiera) a quello reale poteva richiedere anche dei mesi, adesso posso bastare pochi giorni; sempre per quel bisogno di evasione che il Coronavirus ha indotto.
Successivamente il partner infedele è solito rinnovare il proprio guardaroba, curarsi maggiormente del proprio aspetto e dedicare molte più ore alla cura del proprio corpo. In questi mesi di lockdown infatti in molti si sono iscritti a corsi online di fitness o hanno acquistato da e-commerce attrezzi per svolgere attività fisica in casa. Infine (soprattutto a partire dal 18 maggio) in molti hanno ricominciato ad uscire, a vedersi con parenti, amici e colleghi e tra questi inevitabilmente può essere presente il cosiddetto amante.

Quando il partner infedele aveva già una relazione prima del lockdown da Coronavirus

Se in taluni casi i due amanti si sono conosciuti virtualmente durante il lockdown, in altrettanti casi il marito o la moglie infedele ha dovuto momentaneamente interrompere un relazione extra coniugale avviata precedentemente. In questo caso
gli scenari ipotizzabili sono due:

  • l’isolamento forzato ha permesso all’ infedele di maturare decisioni importanti e di interrompere ogni rapporto con l’amante per il bene della famiglia e dei figli
  • l’isolamento forzato ha convinto ancora più il coniuge infedele che il suo matrimonio non ha futuro e sente il bisogno di crearsi una nuova vita, che non necessariamente sarà con il nuovo partner (ipotesi più accreditata).

Come difendersi e tutelarsi dal tradimento

E’ importante precisare come il fatto di non amare più il proprio partner non costituisca tradimento, anzi può capitare che nel corso della relazione vengano a galla incomprensioni che a volte causano la separazione. Il matrimonio infatti può finire per diversi motivi e non per forza si deve parlare di infedeltà. Informare il coniuge di essersi innamorati di un’altra persona non è considerato tradimento, a meno che ovviamente non si abbiano prove che dimostrino che ci sia molto di più di un amore “platonico”, quindi un relazione vera e propria. Per questo è necessario rivolgersi ad un investigatore privato, il quale attraverso un team di investigatori sarà in grado di reperire informazioni e materiale fotografico utile alla realizzazione di una relazione finale valevole in sede legale ed un validissimo asso nella manica per il vostro avvocato.

Conseguenze giuridiche dell’infedeltà coniugale

Quali sono però le conseguenze giuridiche che possono scaturire in seguito all’ infedeltà coniugale? Dal punto di vista giuridico, il coniuge che ha subito il tradimento, potrà chiedere, oltre alla separazione, anche un addebito a carico della persona accusata di infedeltà. Nel momento in cui viene accertato questo “status”, gli scenari ipotetici sono due. Prima di tutto il partner infedele non avrà facoltà di richiedere l’assegno di mantenimento (fatta eccezione per casi limite) ed in secondo luogo il marito o la moglie infedele perderà lo stato di “erede”, rinunciando definitivamente ad ogni diritto sul patrimonio del partner tradito.

Risarcimento del danno

In caso di infedeltà è anche possibile chiedere un risarcimento del danno oltre all’addebito (anche se si configura raramente). In particolare ciò avviene nel momento in cui il tradimento lede la reputazione del coniuge tradito. Quindi l’unica misura in vigore che sancisce il diritto al risarcimento del danno, si ha solo nell’ipotesi in cui sia necessario tutelare l’immagine pubblica della vittima della relazione. Si pensi ad esempio a due persone, Francesca e Lorenzo, la prima tradisce il secondo con uno dei suoi migliori amici e tutta la città viene a saperlo. Allo stesso modo può capitare che Lorenzo tradisce Francesca con una sua collega provocando mormorii e malelingue alle spalle di Francesca.

A chi rivolgersi per accertamenti sull’infedeltà coniugale

Proprio in virtù di quanto detto finora è basilare rivolgersi a investigatori privati esperti come l’agenzia investigativa Luciano Ponzi investigazioni: che opera nel settore dal 1958, svolgendo indagini accurate ed utilizzando apparecchiature tecnologiche di ultima generazione che permettono di supportare nel migliore dei modi i clienti che si rivolgono loro. I punti di forza dell’agenzia di investigazioni Luciano Ponzi sono la riservatezza e la tutela della privacy. E’ possibile richiedere un preventivo personalizzato (gratuito e senza impegno). Ricordatevi che le prove raccolte da un’agenzia investigativa possono essere utilizzate in sede legale, per cui è molto rischioso tentare di scoprire (con il classico “fai da te”) se il vostro partner vi tradisce. Per esempio cercando di accedere al suo telefono per cercare chat segrete, pedinandolo personalmente o demandando tale compito a qualche amico o parente o peggio rivolgervi a soggetti abusivi che si prestano a installare software spia sul telefono del vostro coniuge (chiaramente violando totalmente la privacy e rischiando importanti sanzioni, anche penali).

 

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