Fondazione Doppia Difesa Onlus e Agenzia Luciano Ponzi Investigazioni hanno firmato un protocollo d’intesa per un importante progetto pilota. Lo scopo è duplice: da un lato, anticipare e rendere più efficace la protezione delle donne vittime di violenza, in fase di indagine e dopo la denuncia; dall’altro, raccogliere con prontezza fonti di prova per la denuncia da presentare e per l’adozione di un provvedimento di protezione della vittima. Figura chiave del progetto è l’investigatore privato autorizzato, che opera nel rispetto delle normative vigenti (T.U. delle leggi di pubblica sicurezza (R.D. 18.06.1931, n. 773), Decreto 01.12.2010, n. 269) senza porre in essere azioni che comportino l’esercizio di pubblici poteri, riservate agli organi di Polizia e alla magistratura inquirente.

Il progetto – nato anche grazie a un’idea di Gessica Notaro, vittima di violenza per mano di un ex – si basa su una drammatica constatazione: troppo spesso, nell’arco di tempo tra la denuncia e l’adozione del provvedimento cautelare, l’incolumità della vittima è a rischio.

È proprio in questo arco di tempo che l’investigatore privato può intervenire con monitoraggi di osservazione dinamica e statica sulla vittima, per esempio con appostamenti presso la sua abitazione o accompagnandola negli spostamenti verso e da il luogo di lavoro. Durante questa sorveglianza può segnalare in tempo reale alle Autorità competenti eventuali aggressioni alla vittima, richiedendone l’intervento immediato in loco (per esempio, chiamando il 112 o rivolgendosi a un presidio delle Forze di Polizia locale).

Inoltre, l’investigatore può svolgere un’attività di indagine difensiva, volta a individuare elementi probatori da far valere nell’ambito del processo penale, ai sensi dell’art. 222 delle norme di coordinamento del codice di procedura penale e dell’art. 327-bis c.p.

L’investigatore si inserisce in un gruppo multidisciplinare, composto da professionisti diversi che collaborano con la Fondazione, tra i quali l’avvocato penalista, specializzato nel trattamento dei casi di violenza sulle donne.

Per la connotazione sperimentale del progetto, e nell’ambito di un budget definito in € 30.000,00, si stima di poter sostenere una o due vittime beneficiarie, ipotizzando di destinare una cifra di circa € 15.000,00 per ciascuna (salve variazioni determinate dalle necessità legate al caso concreto).

La Fondazione, entro il limite economico di cui sopra, si farà carico di coprire le spese relative alle prestazioni professionali svolte dall’investigatore privato dell’Agenzia Luciano Ponzi Investigazioni, pagando direttamente le dette spese a fronte della presentazione di preventivi e fatture.

La selezione dei casi seguiti dall’investigatore sarà effettuata in collaborazione con l’avvocato della Fondazione.

Periodo di riferimento: settembre 2023 sino ad esaurimento del budget destinato al Progetto.

 

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